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Archive for the ‘Pensieri’ Category

Se escludiamo Milano, il carnevale è finito … e meno male mi vien da dire.

Ho appena letto questa notizia sul corriere: “Bimbo di sei mesi travestito da Capitan Schettino.
Praticamente questa allegra coppietta ha preso il figlio, lo ha travestito da capitan Schettino, ha trasformato la carrozzina in Concordia ed ha, giustamente, anche aggiunto la scritta “Vada a bordo, cazzo!”.

Il cattivo gusto e lo squallore sono veramente senza fine.
Già ci sarebbe da discutere sul fatto di mascherare un bimbo di sei mesi, non è un trofeo da esibire!!!
Non so se questi genitori si ricordano che nel drammatico incidente del Giglio, oltre alla nave incagliata, al capitano che scappa, alle moldave in plancia, ecc, sono morte anche più di 30 persone.
Certe volte la stupidità, il menefreghismo e lo squallore della gente mi lasciano sbigottito.

Intanto sabato qui ci sarà la sfilata … chissà che non riservi altre sorprese …

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Non me ne rendo conto, non mi sembra vero, ma sono passati vent’anni! Cacchio vent’anni sono un sacco di tempo!
E così ieri sono andato a fare il rinnovo della patente! La visita medica è durata i soliti 5 minuti: vista, udito e stop, tutti a casa. Ovviamente la vista è risultata perfetta … e non ho nemmeno imbrogliato!! 🙂
Poi, io e la Vale, siamo andati a Palazzo Reale a vedere la mostra di Cezanne.
Se devo essere sincero non mi ha entusiasmato. Ci sono esposte parecchie opere a qualcuna discretamente famosa, però non so mi ha comunito poco, forse anche per il fatto che c’era un sacco di gente.

Ora arriva il weekend finalmente, e finalmente si sale in montagna. Sono sicurò sarà un grande fine settimana.

 

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Ieri sera, facendo il solito zapping serale, ho avuto la sventura di capitare su Rai2 e vedere circa 50 secondi de “L’isola dei famosi”.
A parte la cozzaglia di personaggi trash che fa parte del cast della trasmissione, dalla Marini al Mago Otelma (cioè il MAGO OTELMA, vi rendete conto!?!?!?!), mi chiedo come faccia “mamma RAI” a mandare in onda una minchiata di tali proporzioni. Non deve essere facile, non è un programma venuto male, bruttino e noioso. Per tirare fuori una cosa del genere ci si deve mettere d’impegno! Il pensiero che cotanta meraviglia viene fatta con il nostro canone, che già di suo è antipatico da pagare, mi fa veramente girare le scatole.
Perchè i miei, i nostri, soldi devono essere usati per una roba del genere? Perchè devo pagare il Mago Otelma e Flavia Vento?
La rai dovrebbe essere un servizio pubblico. Mi fanno vedere queste robe e poi sul satellite mi criptano le partite e i film in prima visione!?!?!? ma che razza di servizio pubblico è?
Sentendo amici e conoscenti nessuno vede l’isola dei famosi; eppure se continuano a farlo, significa che la gente lo guarda eccome.

Ma allora? E’ l’auditel che non è proprio onesta con i propri clienti? Oppure forse è la gente che non ha il coraggio di dire ciò che fa?

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E’ appena passato un weekend all’insegna del gelo, della neve e delle polemiche ovviamente.
E’ quello che sappiamo fare meglio di tutti, dove siamo imbattibili, i numeri uno: polemizzare.
Arriva il freddo, il caldo, l’acqua, la siccità, mettono l’area C, tolgono l’area C, lo sciopero, Schettino, Domnica, le partite truccate, la guerra, la pace e chi più ne ha più ne metta … a noi quello che interessa veramente è fare polemiche. Penso che certe volte sarebbe meglio essere un attimino più pratici e cercare di focalizzare i problemi e puntare ad una soluzione piuttosto che criticare e cercare di scaricare le colpe …

Va beh, non è questo il posto per fare certi discorsi, devono essere le 4 pappine prese ieri che mi fanno fare polemica 😦
Fortuna che almeno c’è stato il Superbowl, bella partita, bello show, io teneveno per i Patriots, pazienza 🙂
Per il resto è stato un weekend molto tranquillo, a Milano si surgela e quindi non avevamo molta voglia di uscire. Sabato sono venuti a cena Simone ed Elisa, ho preparato degli involtini di melanzane e un risotto con zucchine e zafferano; devo dire che è stata una cena più che discreta … che stia diventando un cuoco quasi decente!?!?

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La vera e triste notizia è che da oggi Splinder ha chiuso!
E’ davvero un pezzo di storia che se ne va. Certo non è la prima voltz, ricordo ancora con nostalgia la prima Clarence, e non sarà l’ultima, ma mi fa specie.
L’ex gigante dei blog non ha retto la concorrenza spietata dei social network e si è dovuto arrendere.

Non c’è niente da fare, a me i social network non piacciono, non sono mai piaciuti e credo che non piaceranno mai.
Facebook è l’apice di questo voyeurismo perverso, il gusto di farsi gli affari degli altri, degli “amici“.
Sarò retrò ma provo ancora piacere a venire qui e scrivere 2 righe perchè mi va di farlo, perchè ho qualcosa da dire, perchè so che domani, tra un mese, tra un anno potrò venire qui e rileggere, piuttosto che andare su FB a spiare gli altri.

E’ vero, è una ruota che gira e prima o poi arriverà qualcos’altro ed allora i social network diverrano antiquariato, ma per il momento abbiamo perso una bella parte della rete.

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“I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla, che a quel tempo erano bianchi, e i loro tre figlioletti, bianchi anch’essi.
Vivevano in città, su un alto albero nei pressi di Porta Nuova. Con l’arrivo dell’inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell’anno era particolarmente abbondante.
Il gelo rendeva difficile trovare il cibo; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola.
Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore.
Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconobbe più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo del camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine.
Da allora i merli nacquero tutti neri, i merli bianchi diventarono un’eccezione e gli ultimi tre giorni di gennaio, i più freddi dell’anno, sono detti i giorni della merla.”

Pazzesco, sembrano tre giorni, ed invece sono due settimane che non scrivo nulla da queste parti.
Gli impegni lavorativi hanno assorbito la maggior parte del mio tempo; inoltre mercoledì scorso sono arrivati a Milano i genitori della Vale. Quasi tutto il nostro tempo libero è stato quindi dedicato a loro.
Sabato c’è anche stato il primo incontro tra i miei e i suoi … nonostante un po’ di timori, alla fine è andata bene 🙂

Siamo nei giorni della merla … e si sente …

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Routine

Tornato a lavoro e subito sommerso dalle cose da fare … vabbè ormai è routine.
Questa prima settimana è trascorsa in modo tranquillo, la Vale sta facendo parecchio tardi in ufficio, ma anche questa è routine.
Per questo fine settimana non abbiamo programmi particolari, a dire il vero non ne abbiamo nemmeno parlato, ma ho l’impressione che sarà in weekend sonnacchioso.

Io devo ancora scaricare le foto della Spagna, vedrò di farlo nel weekend.

…. e domenica c’è pure il derby …

 

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Alla fine non abbiamo resistito.
Avevamo deciso di rimanere in Italia, di non fare nulla, di starcene tranquilli a casa.
Ancora una volta a voglia di andare via ha avuto la meglio, e quindi ci siamo regalati 4 giorni a Madrid.

Bello! veramente bello! La città è splendida: vie, piazze e monumenti; i musei, che io non amo particolarmente, infatti mi sono rifiutato di entrare al Prado, siamo però andati al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia a vedere Guernica … che spettacolo! Poi c’è la gente, tanta, tantissima in giro giorno e notte; addirittura più di notte che la mattina. Noi, facendo vita da turisti, non abbiamo mai fatto grandi notti folli, però il drink serale non ce lo siamo mai fatti mancare 🙂
Insomma che dire, davvero un bel viaggio, se pur breve.

Poi c’è stato il rientro. Uno arriva all’aereoporto di Madrid e vede una super struttura, progettata da un grande architetto, io non ricordo il nome ci vorrebbe la Vale che è esperta in questo campo, spazi enormi, tutto funzionale e funzionate.
Sali sull’aereo e atterri a Malpensa.
La differenza è a dir poco enorme: da una parte mega travi in acciaio colorato ancorate a piloni in cemento armato, qui da noi squallidi pannelli prefabbricati che dividono spazi angusti e poco funzionali. Insomma certo i due aereoporti non possono essere paragonati: il primo un super hub internazionale che smista milioni di passeggeri all’anno, il secondo, purtroppo, un piccolo aereoporto che nonostante le potenzialità non spiccherà mai il volo se le cose non cambiano in modo drastico.

Una volta scesi arriva il momento del ritiro bagagli: all’andata e quindi a Madrid, il tempo di arrivare ai tapis roulant, due minuti di attesa e via, esattamente come dovrebbe essere. ieri un’odissea. Scesi dall’aereo i monitor non indicano il tapis roulant su cui sarebbero stati scaricati i nostri bagagli; dopo 40, e dico quaranta, minuti (cazzo) di attesa finalmente si degnano di far partire quell’aggeggio che ovviamente dopo due minuti si blocca. Arriva finalmente un tecnico, vi lascio immaginare con quale voglia ed entusiasmo, che dopo aver trafficato un po’ fa ripartire il meccanismo e finalmente le valigie arrivano. Morale della favola: 55 minuti di attesa e 3 treni per la città persi.

Mi chiedo se è possibile una cosa del genere: far aspettare quasi un’ora per una roba che è di routine. In una città che avrebbe la pretesa di ospitare l’EXPO 2015, non siamo nemmeno in grado di gestire 4 bagagli in un aereoporto vuoto.

Ma almeno, per questa volta, i bagagli sono arrivati.

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Buon anno

E così siamo quasi arrivati alla fine dell’anno.

 Il 2011 è stato un anno molto intenso: per prima cosa ho riiniziato a scrivere, più o meno frequentemente, questo blog. A dire il vero a febbraio non credevo sarei “durato” tanto, un paio di post, qualche aggiornamento saltuario e nulla di più, ed invece eccomi ancora qui.
Poi ci sono stati tanti viaggi, primo su tutti la Namibia, oltre alla Russia, la Francia e tutti i vari weekkend qua e la.
Il lavoro, sempre intenso ed abbondante, pure troppo qualche volta 🙂

Ovviamente non sono state solo rose e fiori, ci sono anche momenti meno belli, difficili ed alcuni molto tristi; la vita è fatta così. 

E’ ora tempo di girare pagina, iniziare un nuovo anno.
Nel cassetto ci sono tanti progetti, idee, prospettive e speranze.

Beh, che altro dire se non …

Buon 2012 a tutti!!

Buon Anno

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Auguri

 

Buon Natale a tutti. Auguri !!!

 

Buon Natale

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