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Archive for agosto 2007

Tre settimane in Perù

Come promesso, ecco un "piccolo" riassunto del mio viaggetto!
Va be, non è poi tanto piccolo, quindi per prima cosa, la versione breve: "il viaggio è andato bene". hihi
 
Bene, se siete arrivati fin qui, significa che la versione breve non vi ha soddisfatto, quindi armatevi di pazienza e leggete
 
5 agosto: partenza da Milano Linate per Roma. Scopro poco prima della partenza di essere l’unico a partire a quell’ora per mancanza di posto sul volo precedente. Incontrerò i miei compagni di viaggio solo a Fiumicino.
Arrivato a destinazione inizio a incontrare il gruppo. dopo un breve breafing sui dettagli della vacanza via si parte per il lungo volo verso Buenos Aires; arrivo previsto per le 6 del mattino dopo.
 
6 agosto: giornata dedicata alla vistita di Buenos Aires. Il nostro piano voli infatti prevede la partenza verso Lima solo la notte. Abbiamo tutta la giornata per girare la città e gustare un’ottima bistecca.
Tornati in aeroporto scopriamo che il volo ha 3 ore di ritardo e quindi non ci resta che armarci di pazienza e aspettare. Così tra una partita a carte, Anna che si lamenta del casino che facciamo, la notte prosegue. Partiamo che sono le 2. Arrivo a Lima dopo circa 4 ore. Ci fiondiamo in albergo per un po’ di riposo.
 
7 agosto: Qui inizia il veramente il nostro viaggio. Dopo un breve giretto per Lima (nulla di che a dire il vero) andiamo al museo Nacional. Beh io non amo molto i musei, infatti lo giro alla velocità della luce; insieme a me Anna e Saverio, anche loro della stessa idea. Utilizziamo il tempo avanzato per una sosta nel bar del museo; un tramezzino e una birretta non si negano mai a nessuno
Terminata la visita ci dirigiamo verso Pisco, zona che poi verrà devastata dal terremoto.
 
8 agosto: questa è decisamente una giornata piena: all’alba prendiamo una barca per visitare le isole Ballestas; sono un paradiso per gli amanti della natura: gabbiani, pellicani, cormorani e molti altri uccelli … pinguini e leoni marini … insomma uno spettacolo. Peccato che il tempo non sia nostro amico. La mattinata grigia rovina parecchio il panorama. Tornati in albergo abbiamo i minuti contati: la nostra prossima destinazione sono le dune di Huacachina, dove abbiamo la possibilità di fare un giro su delle dune buggy. Beh, molto molto divertente!! 🙂
Ma ancora non abbiamo il tempo di fermarci, dobbiamo scappare via velocemente perchè siamo diretti a Nasca, dove ci aspetta una delle mete più attese del viaggio: il volo sulle famose linee.
Arrivati a destinazione ci si accorge subito che l’organizzazione è pessima, e nonostante la prenotazione dobbiamo fare la coda e sperare di riuscire a salire; lo spettacolo però vale sicuramente la pena e ripaga dell’attesa e dalla nausea causata dal volo. Il perchè delle linee rimane un mistero decisamente affascinante.
 
9 agosto: dopo la giornata superimpegnata di ieri, quella di oggi è di trasferimento; appena alzati una breve visita al cimitero di Chauchilla. E’ un cimitero a cielo aperto, con teschi e cadaveri, non particolarmente interessante e un po’ macabro.
Quindi 12 ore di pullmann: destinazione Arequipa. Questa è la tappa che fortunatamente ci permetterà di allontarci dalle zone del terremoto.
 
10 agosto: giornata di relax ed acclimatamento, ormai è iniziata al nostra salita in quota e qualcuno inizia a sentire gli effetti del soroche (mal di quota). Visitiamo il monastero di Santa Catalina. Questo convento di clausura, oltre ad essere gigantesco, vanta un passato piuttosto controverso con suore che potevano usufruire di serve, organizzare feste non esattamente caste ecc. Ovviamente le guide locali negano tutto questo, dicendo che le feste si facevano, ma solo tra suore e più che feste erano dei colloqui per chiaccherare … mah! Andiamo anche a vedere la mummia di Juanita, la ragazzina di 13 anni sacrificata dagli Inca sulla cima del vulcano Nevado Ampato.
 
11 agosto: questa giornata, prettamente di trasferimento, si rivela piuttosto pesante per il gruppo. La destinazione è Chivay, ma per raggiungerlo dobbiamo fare il passo Patapampa: quota 4910 metri. Sulla strada che ci porta nella ridente cittadina, abbiamo diverse occasioni per fotografare Lama, Alpaca e Vigogne che vivono allo stato servaggio. Giunti sul passo l’altezza si fa sentire il respiro è affannato e i pensieri più lenti, qualcuno inizia a non sentirsi troppo bene, nonostante le foglie di coca abbondantemente masticate da tutti. Decidiamo quindi di ripartire per scendere di quota, e raggiungere Chivay, dove passeremo la notte, a quota 3800. Giunti a destinazione cogliamo l’occasione per fare un giretto nelle terme, cosa c’è di meglio di un bagno caldo a 3800??
Il soroche purtroppo si fa sentire e molti del gruppo stanno male: molti mal di testa, nausea e vomito, addirittura uno svenimento. Io fortunatamente sto bene … una sigaretta e una birretta mi fanno stare ancora meglio
 
12 agosto: ore 6: si parte per il canyon del Colca e la Cruz del Condor. Questa escursione è davvero spettacolare, il canyon è immenso e decisamente profondo, in più i condor che ti sfiorano la testa danno uno spettacolo che lascia senza parole. Al ritorno ancora numerose foto per ammirare i terrazzamenti incaici, e qualche paesino. Nel pomeriggio un altro lungo trasferimento, 8 ore, dobbiamo infatti andare a Puno, sulle rive del lago Titikaka.
 
13 agosto: questa è una giornata veramente inutile, c’è chi dice per acclimatarsi, ma io non sono stato male, quindi mi rompo decisamente le scatole: visita ai mercatini e a qualche paesetto nel dintorni di Puno. Vabbè, non tutti i giorni possono essere al 100%
 
14 agosto: altra meta importante. Prendiamo una barca e ci dirigiamo alle isole Uros: queste isole galleggianti, fatte di totora, una pianta che cresce nelle acque del Titikaka, sono davvero uniche. Purtroppo ormai sono una meta turistica supersfruttatta dagli abitanti e hanno perso molto del loro fascino, ma l’unicità di questo luogo merita davvero una visita. La seconda tappa della giornata è l’isola Amantanì, dove passeremo la notte ospiti di una famiglia. Il gruppo è formato da me, Denis, Manuela e Rossella. Il capovillaggio ci assegna alla famiglia della signora Aurora.  Ero preparato al peggio ed invece devo dire che il nostro alleggio, pur non avendo corrente elettrica ed acqua era più che dignitoso. Una volta sistemati i nostri bagagli, Aurora ci offre un pranzo a base di minestra e un’insalata a base di cipolla cruda. va beh, bisogna accontentarsi 🙂 Dopo il pranzo, recuperiamo il resto del gruppo nella piazza del paese, e ci dirigiamo sul monte Pachatata, il più alto dell’isola, per vedere il tempio e poter ammirare il tramonto sul lago. Appena cala il sole scende un freddo piuttosto pungente, non dimentichiamo che siamo a 3800 metri di altezza e in inverno per di più! La sera cena in famiglia, minestra e frittatina, dopo aver fumato una sigaretta con il capofamiglia veniamo vestiti con i costumi locali e portati ad una festa organizzata in nostro "onore". Ormai rimane solo il tempo di qualche foto al cielo stellato.
 
15 agosto: dopo la sveglia, ancora di buon mattino e una colazione preparata sempre da Aurora, è tempo di salutare i nostri ospiti. Dobbiamo infatti riprendere la barca per andare a visitare l’isola di Taquile, dove gli uomini lavorano a maglia. Dopo una breve sosta nel villaggio dell’isola riprendiamo la barca e torniamo a Puno. Nel pomeriggio andiamo a visitare il sito archeologico di Sullistani per vedere le rovine preincaiche con le caratteristiche tombe a torre e godere nuovamente di un bel tramonto. Tornati in albergo apprendiamo del terremoto nella zona di Pisco. La fortuna è nostra amica.
 
16 agosto: oggi si cambia stato, siamo diretti in Bolivia, a La Paz. Dalla mattina presto cerco di mandare messaggi per avvertire parenti e amici che sono vivo, ma non c’è verso di prendere la linea, è tutto bloccato! 😦 Fortunatamente il buon Saverio mi offre il suo cellulare per mandare un sms. Verso le otto prendiamo l’autobus che ci porterà oltre il confine. Il tempo di svolgere le pratiche burocratiche di frontiera e poi via verso Copacabana, ridete cittadina sul lago Titikaka. Una volta superato il confine, agganciandomi alla rete boliviana sono finalmente in grado di avvisare i miei che sto bene, e ricevo un sacco di messaggi di amici che chiedono informazioni …
Dopo la pausa pranzo, prendiamo un altro autobus diretti verso la nostra meta finale. La Paz è veramente una città grande, costruita nel fondo di un canyon molto ampio, vista dall’alto è davvero uno spettacolo …
 
17 agosto: questa è un’altra giornata di relax, dedicata alla visita della città e allo shopping. Il mercato delle streghe è un po’ una delusione, me l’aspettavo decisamente più grande e caratteristico.
 
18 agosto: oggi si raggiunge la quota più alta di tutto il viaggio, la cima del Chacaltaya. La sveglia come al solito è presto, ma ormai ci siamo abituati. Con l’autobus arriviamo fino ad un rifugio a circa 5300 e poi proseguiamo a piedi per gli ultimi 200 metri che ci separano dalla cima; quota 5500 !!! In vetta il panorama è veramente affascinante, si vede l’imponente Illimani, con i suoi seimila e rotti metri, tutta la vallata e le vette che la circondano. Ci fermiamo il tempo di fare qualche foto e poi via … diretti verso le prossime mete.
In questa giornata il gruppo si spezza: Simone, Valentina, Daniele, Emanuela e Manuela decidono di fare una deviazione per andare a visitare le Salares e le miniere Boliviane; ci raggiungeranno a Cusco prima della visita a Macchu Picchu.
Il resto del gruppo, invece si dirige alla valle della Luna e al Canyon del Palca.
 
19 agosto: ancora un trasferimento, si torna in Perù e a Puno. Durante il tragitto ci fermiamo a visitare il sito di Tiwanaco. Non certo una meraviglia, oltrettutto la nostra guida, tale Federico, è leggermente logorroico e rende la visita una noia mortale!! Vabbè …
 
20 agosto: la meta di oggi è Cusco. Questa volta però non ci muoviamo in autobus, ma in treno. Ci attende un viaggio di circa 10 ore. Il tempo scorre abbastanza veloce, tra partite a carte, qualche spuntino. Le rotaie passano in mezzo a paesini animati da mercati. La merce è sistemata a ridosso della linea ferrata … un miracolo che non abbiamo investito nessuno.
 
21 agosto: anche oggi la sveglia suona presto. La mattina andiamo a Chinchero, per vedere il mercatino e le rovine incaiche. Questo luogo è davvero una sorpresa, non ci aspettavamo nulla e invece troviamo un paesino molto carino con le rovine ottimamente restaurate, peccato che gli spagnoli abbiano lasciato veramente poco di quella che era la civiltà Inca.
Pomeriggio dedicato ad una passeggiata a cavallo (vamos caballo!!!) per le 4 ruinas. Queste sono le rovine Inca che circondano la città di Cusco, devo dire che l’unica degna di nota è l’ultima, con un nome improponibile … Sachsayuaman … e non scherzo!!! 🙂 Da qui si gode di uno splendido panorama su Cusco. Quale migliore occasione per scattare qualche foto alla piazza durante il tramonto !?!?
 
22 agosto: giornata di relax dedicata alla visita di Cusco. La città è molto bella, animata e allegra. Prendiamo l’occasione di questa pausa per portare un po’ di riso e latte nei centri di raccolta per i terremotati.
 
23 agosto: ci siamo, con oggi inizia l’avvicinamento a Macchu Picchu, meta ultima del nostro viaggio. Il programma della giornata prevede la visita di Moray con i suoi terrazzamenti. Ci dirigiamo quindi alle Salinas ed infine alle rovine di Ollantaytambo, ancora una città Inca arrampicata sulle pareti di un monte. Alle cinque del pomeriggio prendiamo il treno che ci porterà ad Aguas Caliente, punto di partenza per l’escursione a Macchu Picchu. Inizialmente decidiamo di salire fino alle rovine a piedi, ma poi seguendo le indicazioni della guida decidiamo di prendere il primo autobus per il sito in modo da essere freschi per la salita Wayna Picchu. Ormai è tutto pronto, domani la giornata più importante del viaggio.
 
24 agosto: ore 4 del mattino, la sveglia suona!!! nel buio della notte ci vestiamo e facciamo una colazione frugale … poi via in coda per prendere il primo pullmann alle 5.30. La puntialità del mezzo è sconvolgente, nonostante qualche problema di coda saliamo chi sul primo, chi sul secondo mezzo. La mezz’oretta di strada che ci separa dalle rovine scorre veloce … ormai sta albeggiando. Sono le sei quando ci presentiamo ai cancelli, la prima meta è il mirador, per poter fare qualche foto al sito senza i turisti.
Mi aspetto molto dalla giornata di oggi, l’unico sito non raggiunto dagli spagnoli, praticamente intatto, abbarbicato in cima ad un monte, sulla sommità di una splendida valle … insomma una delle meraviglie del mondo!!! Gli scalini in pietra scorrono veloci sotto i miei rapidi passi … l’ultimo scalino ed ecco …. Macchu picchu sotto di me!!! La vista del luogo mi lascia senza fiato … è davvero impressionante!!!! Ma non c’è tempo … scatto  qualche foto e poi dobbiamo correre dall’altra parte per fare nuovamente la coda per la salita a Wayna Picchu; sul monte, infatti, lasciano salire solo 400 persone al giorno.
Io ed Emanuela attraversiamo di buon passo tutto il Macchu Picchu e ci mettiamo in coda. La salita che ci attende è lunga e impegnativa. 400 metri di scalini. In 45 minuti siamo in vetta, dove raggiungiamo il resto del gruppo. La vista da questa cima è affasciante, sotto di noi, a picco, il sito archeologico. Qualche foto e un po’ di riposo, ma è già tempo di iniziare la discesa, abbiamo appuntamento con Monica, la nostra guida, per visitare le rovine. I primi scalini sono impegnativi e leggermente esposti. Con calma aiuto Mary a scendere, ha un piccolo blocco psicologico; passato il primo tratto, la discesa si fa semplice e veloce.
Arriviamo all’appuntamento con la guida che ci spiega tutto quello che c’è da sapere su questo luogo. Storia e leggenda si mischiano e sovrappongono in modo intrigante.
Rimane il tempo per il pasto e le ultime foto di rito. La discesa verso Agua Caliente è lunga e noiosa. Treno e pullmann ci riportano a Cusco.
 
25 agosto: con oggi si può dire che si conclude la nostra vacanza; è infatti l’ulimo giorno prima dell’inizio del lungo viaggio di rientro. La mattina visitiamo le rovine di Pisaq, mentre il pomeriggio è dedicato agli ultimi acquisti a Cusco.
 
26/27/28 agosto: il primo volo ci riporta a Lima, dove passiamo la giornata. La notte con un altro aereo arriviamo a Buenos Aires, dove scopriamo che il volo per Roma ha 3 ore di ritardo. Questo è un problema per chi ha coincidenze con treni ed aerei. La giornata è dedicata alla visita della città, soprattutto il quartiere di Boca è veramente carino. Il lungo volo notturno ci riporta a Roma, dove ci attende l’ultimo aereo per Milano. E’ la fine della nostra avventura in Sud America.
 
Rimangono i ricordi e le emozioni di un viaggio in un paese affasciante e ricco di mistero. Qui storia, miti e fantasia vengono mischiati e sovrapposti. Si parla di Conquistatori spagnoli e di extraterrestri, improbabili viaggi nelle isole del pacifico e degli eccezionali sforzi Inca per la costruzione delle città.
Grazie ai miei compagni di viaggio, è stata una bella esperienza, impossibile da dimenticare.
 
Ok, ok … sono stato decisamente lungo, lossò, ma non potevo essere più conciso di così.
Se siete arrivati a leggere fin qui complimenti per la pazienza e la perseveranza
 
Ora è tempo di pensare al prossimo viaggio!!!!

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Back to Italy

 
Eccomi tornato in Italia!!
Dopo essere scampato a terremoti e incendi, la prova più dura sono stati i ritardi degli aerei!!!!
Ora comunque sono i Italia … son già stufo!!! hihhihihihi 🙂
Datemi il tempo di raccogliere un po’ le idee e poi scriverò "qualche" riga sul viaggio!
Ah, naturalmente arriveranno anche le foto … un po’ di pazienza! 😛
 
 

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Dal Perù alla Bolivia

 
Ok ok …. sono ancora vivo !!!!
In realtà il  terremoto che ha devastato parte del Perù non mi ha nemmeno sfiorato. Al momento della scossa ero nella zona di Puno, molto distante da quella colpita dal sisma!
Ora mi trovo in Bolivia, a La Paz per l’esattezza. Oggi giornata dedicata allo shopping e domani si va in montagna … raggiungeremo una quota di circa 5500 metri …. ci sarà da ridere !!! 🙂
Per il resto non so nulla, mi sono abbastanza isolato dal mondo … anzi forse è meglio che vada a dare un occhio a qualche quotidiano.
 

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News from Perù

C’è chi dice che il viaggio sia un piacere, chi un divertimento, chi un lusso … per quanto mi riguarda viaggiare è una necessità … (ho appena scoperto come fare le lettere accentate sulla tastiera spagnola … fico ^_^).
Vedere posti nuovi, vivere nuove realtà ed esperienze, venire a contatto con popoli molto diversi da noi è un bisogno estremamente radicato in me.
 
E così ora, nel mio, seppur limitato, girovagare mi trovo in Perù, a Nasca per la precisione.
 
Il viaggio per arrivare qui è stato lungo e faticoso: tante ore di aereo, lunghe attese in aeroporto, qualche ritardo e interminabili ore in pulmino … ma poi la fatica e la stanchezza vengono ampiamente ripagate.
Oggi abbiamo volato sulle famose linee … devo dire che è stato molto emozionante … difficile da descrivere … certe cose vanno viste … ecco uno del motivi del viaggiare …
 
Da domani si inizia a salire sulle Ande, dove avremo i maggiori contatti con la popolazione locale … il viaggio sta entrando nel vivo ….
 
Ah le foto ci saranno … abbondanti ^_^
 

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Finalmente

Ci siamo,
oggi è l’ultimo giorno di lavoro!!!! 🙂
Devo dire che queste settimane sono state davvero pesanti ma con oggi si chiude!!!!!! Finalmente un po’ di vacanza, ne ho davvero bisogno!!!
Bisogno di staccare, rilassarmi, pensare ad altro e ricaricare le batterie!!!!
La mia destinazione è ormai nota a tutti: Perù e Bolivia … praticamente dall’altra parte del pianeta … o quasi ….
So che sarà un viaggio faticoso e tirato … ma è esattamente quello che voglio … ^_^’
Se potrò tornerò ogni tanto da queste parti per scrivere qualche aggiornamento … per il resto …
ci vediamo a fine agosto …
 
buone vacanze a tutti …
 

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