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Archive for gennaio 2012

“I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla, che a quel tempo erano bianchi, e i loro tre figlioletti, bianchi anch’essi.
Vivevano in città, su un alto albero nei pressi di Porta Nuova. Con l’arrivo dell’inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell’anno era particolarmente abbondante.
Il gelo rendeva difficile trovare il cibo; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola.
Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore.
Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconobbe più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo del camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine.
Da allora i merli nacquero tutti neri, i merli bianchi diventarono un’eccezione e gli ultimi tre giorni di gennaio, i più freddi dell’anno, sono detti i giorni della merla.”

Pazzesco, sembrano tre giorni, ed invece sono due settimane che non scrivo nulla da queste parti.
Gli impegni lavorativi hanno assorbito la maggior parte del mio tempo; inoltre mercoledì scorso sono arrivati a Milano i genitori della Vale. Quasi tutto il nostro tempo libero è stato quindi dedicato a loro.
Sabato c’è anche stato il primo incontro tra i miei e i suoi … nonostante un po’ di timori, alla fine è andata bene 🙂

Siamo nei giorni della merla … e si sente …

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Foto Spagna

Con il mio solito ritardo, ho pubblicato qualche foto, poche a dire la verità, del recente viaggio in Spagna.
Un breve riassunto di immagini, colori, impressioni di due splendide città: Madrid e Toledo.

Le foto sono pubblicate, come sempre su flickr, se siete interessati guardate qui.

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Derby

Beh, cosa dire 🙂

 Vincere il derby è sempre e comunque una gran soddisfazione, soprattutto quando a priori ti davano per spacciato !!!! 🙂

Grande Inter !!!

 

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Routine

Tornato a lavoro e subito sommerso dalle cose da fare … vabbè ormai è routine.
Questa prima settimana è trascorsa in modo tranquillo, la Vale sta facendo parecchio tardi in ufficio, ma anche questa è routine.
Per questo fine settimana non abbiamo programmi particolari, a dire il vero non ne abbiamo nemmeno parlato, ma ho l’impressione che sarà in weekend sonnacchioso.

Io devo ancora scaricare le foto della Spagna, vedrò di farlo nel weekend.

…. e domenica c’è pure il derby …

 

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Alla fine non abbiamo resistito.
Avevamo deciso di rimanere in Italia, di non fare nulla, di starcene tranquilli a casa.
Ancora una volta a voglia di andare via ha avuto la meglio, e quindi ci siamo regalati 4 giorni a Madrid.

Bello! veramente bello! La città è splendida: vie, piazze e monumenti; i musei, che io non amo particolarmente, infatti mi sono rifiutato di entrare al Prado, siamo però andati al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia a vedere Guernica … che spettacolo! Poi c’è la gente, tanta, tantissima in giro giorno e notte; addirittura più di notte che la mattina. Noi, facendo vita da turisti, non abbiamo mai fatto grandi notti folli, però il drink serale non ce lo siamo mai fatti mancare 🙂
Insomma che dire, davvero un bel viaggio, se pur breve.

Poi c’è stato il rientro. Uno arriva all’aereoporto di Madrid e vede una super struttura, progettata da un grande architetto, io non ricordo il nome ci vorrebbe la Vale che è esperta in questo campo, spazi enormi, tutto funzionale e funzionate.
Sali sull’aereo e atterri a Malpensa.
La differenza è a dir poco enorme: da una parte mega travi in acciaio colorato ancorate a piloni in cemento armato, qui da noi squallidi pannelli prefabbricati che dividono spazi angusti e poco funzionali. Insomma certo i due aereoporti non possono essere paragonati: il primo un super hub internazionale che smista milioni di passeggeri all’anno, il secondo, purtroppo, un piccolo aereoporto che nonostante le potenzialità non spiccherà mai il volo se le cose non cambiano in modo drastico.

Una volta scesi arriva il momento del ritiro bagagli: all’andata e quindi a Madrid, il tempo di arrivare ai tapis roulant, due minuti di attesa e via, esattamente come dovrebbe essere. ieri un’odissea. Scesi dall’aereo i monitor non indicano il tapis roulant su cui sarebbero stati scaricati i nostri bagagli; dopo 40, e dico quaranta, minuti (cazzo) di attesa finalmente si degnano di far partire quell’aggeggio che ovviamente dopo due minuti si blocca. Arriva finalmente un tecnico, vi lascio immaginare con quale voglia ed entusiasmo, che dopo aver trafficato un po’ fa ripartire il meccanismo e finalmente le valigie arrivano. Morale della favola: 55 minuti di attesa e 3 treni per la città persi.

Mi chiedo se è possibile una cosa del genere: far aspettare quasi un’ora per una roba che è di routine. In una città che avrebbe la pretesa di ospitare l’EXPO 2015, non siamo nemmeno in grado di gestire 4 bagagli in un aereoporto vuoto.

Ma almeno, per questa volta, i bagagli sono arrivati.

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